top of page

L' ASSOLUTO AFFETTIVO (Pierangelo Sequeri)  

Immagine del redattore:  P. Ezio Lorenzo Bono, CSF P. Ezio Lorenzo Bono, CSF

 



Commento al VAngelo della

Lc 6,27-38 


I.

Quando da giovane prete studiavo a Milano alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, uno dei miei professori preferiti, tra i grandi maestri che avevamo, era Pierangelo Sequeri. Ancora oggi è grandemente ammirato per la sua straordinaria intelligenza, la sua capacità di coniugare teologia, filosofia e arte in un’armonia rara. La sua teologia è profondamente radicata nell’esperienza dell’umano.

Tra le sue intuizioni più profonde c'è l’idea di “assoluto affettivo”. Con questa espressione, egli punta il dito verso una visione della fede che nel tempo si è lasciata imprigionare in un’ontologia fredda e razionale, trascurando la dimensione affettiva, e difende che la fede è una relazione, prima che un sistema di pensiero. Per secoli, molta teologia ha cercato Dio con la logica della necessità, della causalità, dell’essere, mentre il vero modo di conoscere Dio è attraverso l’amore. Non un amore sentimentale o soggettivo, ma un amore che è struttura della realtà, fondamento dell’essere, via di conoscenza autentica. L'Amore non è solo una qualità di Dio, ma la sua essenza assoluta. Non basta dire che Dio è buono, misericordioso, potente, ma che è relazione, è legame, è affetto. Il Vangelo pertanto non è un codice etico, ma una "rivelazione relazionale", ci chiama non tanto a obbedire ai comandamenti, ma ad entrare in una relazione dinamica di amore, precisamente ad entrare nella dinamica trinitaria dell'Amore divino.


II.

Il passaggio determinante per entrare in questa dinamica trinitaria dell'Amore ci viene rivelato nel Vangelo di questa domenica, dove Gesù parla del salto dall'"amore relativo" che è l'amore per chi ci ama, verso l'"Amore Assoluto", che è il livello più alto dell'Amore, che ama tutti, anche il nemico. Molte religioni e filosofie insegnano la giustizia, la prudenza, la moderazione, perfino il perdono, ma nessuna ha mai osato dire “Ama il tuo nemico”: "A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male". E Gesù spiega bene la differenza: "Se amate quelli che vi amano, cosa fate di straordinario? Anche i peccatori amano quelli che li amano". Lui invece chiede qualcosa di più: non basta solo amare chi ci ama, ma anche chi non ci ama, anche chi ci odia. Questo comandamento non è semplicemente un gesto di generosità, ma una nuova ontologia, un nuovo modo di essere, di esistere. Una nuova logica che è quella della vittoria dell’essere sull’annientamento, della relazione sulla divisione, della grazia sul peccato. E' la logica della libertà assoluta, libera anche dall'istinto di sopravvivenza e di autoconservazione: "A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro".

Il cristianesimo è chiamato a superare l’"ontologia anaffettiva" ma anche, aggiungerei, l'"ontologia affettiva relativa", quella concezione della vita e della realtà che riduce tutto a una logica impersonale, a un meccanismo di cause ed effetti, a una fede solo razionale, fredda e neutra. Il passaggio cioè dall'ontologia anaffettiva (o "affettiva relativa") alla trasformazione affettiva dell’essere (o l'"assoluto affettivo").


III.

Per concludere.

Sequeri non è solo un grande teologo, ma anche un musicista straordinario. Tutti amiamo e cantiamo le sue bellissime canzoni (Tu sei la mia vita; Vocazione; Madre io vorrei; Nella memoria...", etc.) che ci parlano della bellezza di Dio e della sua tenerezza. Sequeri è anche l'autore del testo dell'Inno del Giubileo di quest'anno Santo: "Pellegrini di Speranza" che canta "Fiamma viva della mia speranza, questo canto giunga fino a Te! Grembo eterno d’infinita vita, nel cammino io confido in Te". Il cammino che siamo chiamati a fare non è quello a piedi da un luogo a un altro, ma quello interiore, da una dimensione ad un'altra, e cioè dall'"amore relativo", che è sempre, in fondo, un amore narcisitico, verso l'"Amore Assoluto", che è l'essenza stessa dell'Amore. Per fare questo non basta amare. Bisogna diventare Amore.


______________

Ti invito a guardare il videomessaggio settimanale di 30 secondi (in italiano, portoghese, inglese, francese e spagnolo) ispirato al Vangelo della Domenica, che puoi trovare (generalmente verso il fine settimana) sul mio profilo <a href="https://www.facebook.com/eziolorenzobono" target="_blank"><b>Facebook </b></a>, <a href="https://www.instagram.com/eziolorenzobono/" target="_blank"><b>Instagram</b></a> e <a href="https://www.tiktok.com/@bonomax6?_t=8qXiZrcVmWO&_r=1" target="_blank"><b>TikTok</b></a>, sul mio canale <a href="https://www.youtube.com/@eziolorenzobono24" target="_blank"><b>Youtube</b></a> e sul mio <a href="https://whatsapp.com/channel/0029VaaOkEfL2ATqoQ2oHo3L" target="_blank"><b>canale Whatsapp</b></a>. Il testo del commento al Vangelo lo puoi trovare anche sulla mia <a href="https://www.eziobono.com " target="_blank"><b>WebPage</b></a>.

Se vuoi inviarmi dei commenti alle mie riflessioni, saluti, osservazioni, critiche o consigli per migliorare i miei testi, li leggerò molto volentieri. Ecco l'indirizzo email: eziolorenzobono@hotmail.com 

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Post: Blog2 Post
  • Facebook
  • LinkedIn

©2020 di Ezio Lorenzo Bono. Creato con Wix.com

bottom of page