IL RITRATTO DI DORIAN GRAY
< Gv. 3,16-18
*Una riflessione per Domenica 7-06-2020 (SS. Trinità).
I.
Quando ero in Africa avevo vari amici musulmani con i quali parlavamo spesso di Dio (curioso vedere come i musulmani parlano spesso di Dio, e i cristiani no) e una degli argomenti ricorrenti riguardava la questione della Trinità. Un amico musulmano sosteneva che i cristiani sono politeisti perché credono in tre dèi: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.
Allora cominciavo a spiegare come la Trinità non è composta da tre dèi ma è un Dio solo; in tre persone ma una sola sostanza; che Gesù ha due nature, umana e divina, etc.
Uno di loro però fece un’obiezione: “Ma perché volete complicare la religione? Non è più semplice parlare di un Dio Padre solo come facciamo noi musulmani, senza Figlio e Spirito Santo?”.
E no! Qui sta il punto. Credere in Dio Trinità non è un optional, qualcosa di originale così per differenziare la fede cristiana dalle altre fedi, come un bel vestito che se c’è ok e se non c’è va bene lo stesso! No! Non è lo stesso.
II.
Dobbiamo credere che Dio è Trinità, per almeno due motivi:
1. Perché Dio si è auto-rivelato come Trinità in Cristo Gesù. Perché dobbiamo credere che Dio è Trinità? Perché ce lo ha detto Gesù: “Io e il Padre mio siamo una cosa sola. Vi manderò un altro consolatore, il Paráclito”. Anche Dio Padre ha detto nel giorno del Battesimo di Gesù: “Questo è il mio Figlio amato” e lo Spirito Santo discese sotto forma di colomba. E questo motivo è già da solo sufficiente per credere nella Trinità.
2. Un secondo motivo viene dalla nostra riflessione: Dio Trinità è qualcosa di essenziale, che appartiene alla natura divina: Dio non può essere che Trinità.
Paradossalmente, è più facile pensare in Dio Trinità che in Dio solo, senza Trinità.
Pensiamo a un Dio Padre solo, in origine, prima della creazione del mondo e dell’uomo. Dio Padre era padre di chi se era da solo? Era Dio di chi se non c’era nessuno? Era Dio di se stesso? Era amato e lodato da chi? E chi amava?
Un amico mussulmano mi rispose: “Per questo ha creato il mondo e gli uomini per essere il loro Dio”. “Ah si?” risposi io, “Allora è l’uomo che fa essere Dio Dio? Dio aveva necessità del mondo e degli uomini per essere Dio? In Dio esiste necessità? Per essere Dio ha bisogno di qualcosa d’altro fuori di sé?”.
III.
La Trinità invece ci rivela la verità su Dio. Da sempre Dio è stato Dio Padre, Padre di un Figlio che ha generato da sempre e dai quali procede lo Spirito Santo. Da sempre in Dio Trinità c’è stata una relazione di amore, una comunità perfetta che non aveva bisogno di nient’altro per essere Dio.
A un certo punto questo Dio Trinità, per sovrabbondanza di amore, e non per mancanza di qualcosa di cui aveva bisogno, ha creato l’uomo e il mondo, e ha cominciato ad essere il Dio dell’uomo e del mondo.
Dio non aveva bisogno dell’uomo per essere Dio, ma ha voluto liberamente essere Dio degli uomini e del mondo. Non solo, ad un certo punto, come ci ricorda il Vangelo di oggi, Dio ha tanto amato il mondo da mandare suo Figlio, non per condannare ma per salvare il mondo.
IV.
Il Dio Trinità, creando l’uomo, come lo crea? A propria immagine e somiglianza! Ciò vuol dire che noi portiamo dentro il DNA di Dio Trinità, che è amore, relazione. Questo comporta almeno due cose:
1. Che siamo “condannati” per sempre ad amare. Noi siamo così come siamo, cioè non possiamo essere felici da soli e siamo sempre in relazione con gli altri, perché siamo fatti a immagine di Dio Trinità. Se Dio fosse stato un Dio solo, avremmo il DNA di qualcuno che può stare benissimo anche da solo, senza nessuna relazione con gli altri. Ma non è il nostro caso.
2. Nella Trinità le tre persone sono uguali e distinte. Non ci dono differenze, non c’è persona più grande ne più piccola, né superiore né inferiore, ma uguaglianza tra i tre, per cui credere nel Dio trinitario è credere nell’uguaglianza tra tutti gli uomini fatti a sua imagine, e dobbiamo difendere questa uguaglianza, rigettare ogni discriminazione. È Prendersi cura degli altri, caricare sopra di noi il dolore di tante persone nel mondo, sentire come se fosse fatta contro di noi qualsiasi ingiustizia fatta a qualsiasi uomo in qualsiasi angolo della terra.
- In questi giorni stiamo assistendo alla indignazione che ha suscitato in tutto il mondo l’uccisione di George Floyd. Ogni discriminazione nel mondo deve indignare e rivoltare ciascuno di noi e l’offesa fatta a Floyd dobbiamo sentirla come un’offesa fatta a noi, o a un nostro familiare, amico. Ogni discriminazione è una offesa al Dio Uguale che ci ha voluto tutti uguali.
V.
Infine, oggi festa della Trinità, è anche la nostra festa, perché siamo fatti a immagine e somiglianza della Trinità.
Oggi mettiamoci qualche istante davanti allo specchio per controllare che ne è della nostra somiglianza con Dio. Riguardando la nostra vita, possiamo percepire che tante, troppe volte abbiamo deturpato la nostra somiglianza con Dio e vediamo l’orrore del nostro volto come quello di Dorian Gray a incantesimo finito.
Dobbiamo allora ricuperare la nostra bellezza perduta, non facendo un patto col diavolo, come fece per l’appunto Dorian Gray, ma facendo un patto con Dio.
Da parte nostra ci impegniamo a restaurare, proteggere, perfezionare la nostra somiglianza con Dio, amando, senza discriminare nessuno. Da parte sua Dio ci attirerà sempre più a Lui e ci farà entrare nella relazione di amore della Trinità, non per ricevere amore, ma per diventare anche noi amore, come Lui.
(eziolorenzobono@hotmail.com)
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